Dispositivo medico non invasivo per lo studio delle sindromi di alterato stato di coscienza – Short Report n.3 Agenzia sanitaria e sociale regionale – Emilia Romagna
1 Gennaio 2010
Il sistema Neurowave si compone di un dispositivo … Dispositivo medico non invasivo per lo studio delle sindromi di alterato stato di coscienza – Short Report n.3 Agenzia sanitaria e sociale regionale – Emilia Romagna
Il sistema Neurowave si compone di un dispositivo integrato e trasportabile per la stimolazione sensoriale uni- e multi-modale non convenzionale (audio, video, tattile) del paziente e l’acquisizione sincronizzata dei correlati segnali fisiologici (EEG, EMG, ECG, EOG, pulsiossimetria, frequenza respiratoria, videomonitoraggio, potenziali evento-correlati cognitivi). Anche altri fenomeni biofisiologici, come ad esempio la variazione della frequenza cardiaca o l’attivazione di distretti muscolari, possono essere correlati a stimolazioni audio/video emotigene o prive di valenza emozionale. Il sistema permette la pianificazione di protocolli di stimolazione sensoriale da effettuare nell’ambito di una stessa giornata o di più giorni e il popolamento di un database centralizzato del percorso di ripresa della coscienza del paziente. I dati raccolti possono aiutare a definire modelli prognostici più attendibili rispetto a quelli attuali. Il sistema permette anche di praticare stimolazioni pianificate con finalità terapeutica.
I principali benefici attesi sono la definizione di metodi prognostici attendibili per i pazienti con sindromi di alterato stato di coscienza da patologie del sistema nervoso centrale (per esempio: ipossiche, emorragiche, virali, batteriche e traumatiche) e la possibilità di monitoraggio continuo di tali pazienti.
La tecnologia è ancora in fase sperimentale e non sono disponibili risultati sulla performance tecnica, sicurezza ed efficacia clinica. Le attività cliniche e di ricerca in cui la tecnologia Neurowave può costituire un supporto di rilevanza sono il monitoraggio continuo del paziente e/o la verifica di correlazioni tra stimolazione sensoriale e eventuali cambiamenti dello status del paziente.
Bologna, 2010.